I am inspired by nature

Mana Augi: la conquista delle piante.

Quale acquariofilo non ha mai posseduto nella sua "carriera" un acquario cosiddetto "frittomisto"? O qualcosa che si avvicinasse in qualche modo. Nessuno! E vorrei bene vedere. 
Troviamo il neofita, rapito dall'entusiasmo per questa nuova passione, che riempie l'acquario con ogni pesce possibile ed immaginabile ed alcune piante, (mai abbastanza a tamponare i mille problemi che si creano). Spesso disinformato o malconsigliato, si trova ad avere, nel peggiore dei casi nel giro di un paio di mesi (spesso anche in molto meno tempo), una vasca piena fino all'orlo di pesci che faticano a muoversi. Troviamo poi l'acquariofilo "navigato", che magari vorrebbe allevare o riprodurre specie differenti, consapevole di ciò che sta facendo, attento a non superare il limite e super attrezzato con medicinali, e vaschette provvisorie nel malaugurato caso ce ne fosse il bisogno. Ovviamente poi ci sono le innumerevoli vie di mezzo: ecco questa vasca si colloca tra questi due estremi.
Mana Augi, essendo stato il mio primo vero acquario, ha rappresentato l'iniziale punto d'osservazione di questo affascinante mondo. L'acquario come una sorta di piccolo laboratorio dove cominciare seriamente a capire cosa vuol dire coltivare un gruppo di piante acquatiche, allevare pesci con comportamenti diversi, vederli deporre, doverli curare, a volte perire, in poche parole recepire tutto ciò che questo piccolo mondo può offrirti e vi assicuro che è molto.
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In foto la prima "versione" di Mana Augi, dove spicca il grande Echinodorus Bleheri, il quale mi ha immediatamente rapito per il suo affascinante portamento, e l'Alternanthera Reineckii, con le sue belle foglie rosse.
Ancora strettamente legato all'idea di acquario da manuale, della serie "come allestire il mio primo acquario", cominciai dunque con una vasca da 180 litri circa, inserendo un ghiaietto commerciale a grana fine, per far in modo che i pesci, cosiddetti "da fondo", non si procurassero lesione ai loro delicati barbigli, o ancora, che alcuni ciclidi, soliti a rovistare sul fondo, trovassero un materiale adatto. Così disposi il fondo fertile per le tante piante che avrei avuto intenzione di inserire, coprendo poi il tutto da uno strato di ghiaietto.
Misi a dimora le prime piante, tra le quali una "rossa", e mi avviai verso questa nuova avventura che mi ha portato, tra alti e bassi, fino ad oggi.
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L'acquario diversi mesi a seguire, si prentava come in foto. L'Alternanthera ha lasciato il posto a nuove piante di Echinodorus Bleheri che, stolonando in continuazione, conquistò quasi l'intera vasca! A destra, in penombra, un piccolo cespuglio di Anubias Bartheri.
Ricordo di aver allevato un numero decisamente alto di pesci diversi in questa vasca nel corso dei suoi 4 anni di vita. Decisi mano a mano di modificare qualcosa al suo interno senza mai stravolgere l'intero layout. 
Per diversi motivi mi ritrovai a regalare una pianta piuttosto che una coppia di pesci per poterne allevare di nuove, o anche perché purtroppo ogni tanto capitava che qualche pesce morisse.
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Uno scatto frontale della vasca, tenuta a 24/26 gradi, anche se in estate le temperature hanno toccato anche i 30 gradi. 
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In vasca trova posto il prezioso Ceratophyllum Demersum, utilizzato anche in un altri miei acquari. 
Il legno "Savana", acquistato in negozio, è stato bollito in un grosso pentolone e poi inserito in acquario continuando comunque a colorare l'acqua con i suoi tannini per alcune settimane.
I valori chimici si sono mantenuti pressoché costanti per tutta la durata di vita di questo acquario.
Una volta che la vasca ha raggiunto un buon equilibrio, i nitrati si sono costantemente attestati attorno ai 5 mg/l ed i valori di kh e gh attorno ai 4 - 6 gradi. La presenza di tante piante, in particolare l'Echinodorus Bleheri ed il Ceratofillo hanno contribuito nettamente all'equilibrio. Una gestione oculata dell'alimentazione ed il rabbocco con acqua RO hanno fatto il resto. Trascorsi 3 o 4 mesi ho sempre e solamente rabboccato l'acqua evaporata senza effettuare alcun cambio parziale. 
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Per i rabbocchi ho utilizzato un metodo estremamente semplice ma molto funzionale, che mi ha permesso di inserire l'acqua in modo graduale, a goccia a goccia, evitando quindi di influire pesantemente sui valori e non meno di far in modo che l'operazione avvenisse in modo completamente automatico.
La tanica utilizzata si trova facilmente in commercio e ce ne sono di diversi litraggi. Io sono stato aiutato anche dalla presenza sul coperchio dell'acquario utilizzato, di un foro che mi permettesse di appoggiare la tanica sopra di esso.
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Il verde intenso delle piante contrasta con il marrone scuro della bella radice. 
Per una crescita appropriata delle piante in vasca ho ricorso dopo un paio di mesi all'utilizzo della Co2 in bombola introdotta tramite un sistema con riduttore di pressione. Il numero di bolle inserite, secondo i valori di durezza ed il ph, sono state circa 20 al minuto. Inoltre ho trattato l'acquario con una linea di fertilizzante liquido ed inserito, nel tempo, pillole di nutrienti nel substrato vicino alle radici delle piante.
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L'acquario è stato posizionato nel centro di un open space, davanti ad un piccolo muretto divisorio, creando un bel vedere nella stanza.
Come già scritto in precedenza, al suo interno hanno vissuto davvero molte specie di pesci, anche se ho sempre cercato di mantenere un livello di equilibrio, e non è stato difficile. 
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Sicuramente la coppia protagonista dell'acquario è stata quella dei due scalari acquistati pochi mesi dall'avvio e rimasti fino alla fine della vita di Mana Augi. Si trattò di uno scalare Koi al quale diedi il nome "Eribo" e di una femmina con la comune colorazione grigia a bande nere di nome "Zoe".
Questi due scalari si sono scelti in un gruppetto di 4 esemplari, e così lasciai l'acquario tutto per loro. Nel corso della loro permanenza hanno deposto innumerevoli volte, regalandomi la possibilità di osservarli nella varie fasi del corteggiamento, preparazione e cura delle uova. Un sola volta le uova si sono schiude ma, trattandosi di un acquario di comunità, i piccoli avannotti hanno avuto vita breve. 
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Ecco la femmina intenta a ventilare le uova.
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Il sito preferito per la deposizione ha coinciso quasi sempre con un larga foglia di Echinodorus, anche se un paio di volte hanno scelto una foglia di Anubias Bartheri, in un posizione più nascosta ed appartata della vasca.
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Insieme nella cura e nella guardia alle uova.
Eribo, nel periodo antecedente alle deposizioni, ha stressato costantemente Zoe, la quale ad un certo punto ha anche cominciato a manifestare segni tangibili di malessere. Ad esempio la pinna caudale mordicchiata, oppure una certa inappetenza. Fortunatamente in seguito, con l'aggiunta di altri inquilini, il maschio si è calmato.
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Intento a scacciare eventuali intrusi.
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Eribo & Zoe: the kiss!
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Quella degli scalari non è stata l'unica coppia presente in vasca, ad essi è seguita una di Ramirezi ed una di Apistogramma Cacatuoides.
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Anche i Ramirezi hanno deposto diverse volte, preferendo però le piccole foglie delle Anubias o i sassi piatti nascosti tra la vegetazione.
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Come scritto in precedenza questa vasca ha ospitato molte specie di pesci tra le quali: Xiphophorus Helleri; alcuni Guppy; Platy; Corydoras Aeneus, Sterbai ed albini; Crossocheilus Siamensis; Pangio Kuhlii (davvero belli); Pterophyllum Scalare; Ramirezi; Apistogramma Cacatuoides, Tanichthys Albonumes.
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Ricordo con gioia la prima volta che vidi nuotare tra le foglie della Vallisneria e dell'Echinodorus i piccoli Portaspada o i Platy, che poi crescerono rapidamente. Ricordo anche i primi corteggiamenti degli Scalari o dei Ramirezi e la guardia per difendere le uova deposte. 
Si tratta di "scene" che difficilmente possono essere descritte a parole.

Dopo 4 anni di evoluzione, Mana Augi lasciò spazio ad un'altra avventura: "Antibodi". Piante e pesci vennero regalati ad amici, certo della loro ottima sistemazione, e così si concluse anche questo capitolo della mia "avventura acquariofila".
Articolo scritto da Stefano Florissi (Dabolox)
Tutte le foto sono state realizzate da Stefano Florissi (Dabolox).
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